In un impianto fotovoltaico architettonicamente integrato i moduli non vengono montati al di sopra una struttura esistente, ma ne sono parte fisicamente integrante o addirittura la sostituiscono e fungono da coperture, facciate, finestrature, pensiline, pergole, tettoie ombreggianti, frangisole, serre agricole...

Tetti a falda e tetti curvi

In un tetto a falda i pannelli vengono utilizzati al posto delle tegole. Nei tetti curvi, come i tetti di copertura dei capannoni, viene integrata la tecnologia fotovoltaica a "film sottile", su supporto in polimero che forma un laminato flessibile.
La garanzia media per questi prodotti è di 20-25 anni.

Tettoie e pensiline, vetri fotovoltaici

I moduli fotovoltaici possono costituire la parte trasparente di finestre, facciate e lucernari e possono avere la funzione di pannelli fonoassorbenti e di barriere acustiche. Su terrazze coperte, verande e lucernari, l'utilizzo di vetri fotovoltaici permette di raggiungere soluzioni estetiche molto eleganti: i laminati in vetro più usati sono quelli con celle a silicio cristallino (che possono essere usati anche per le vetrate delle facciate) o con celle microperforate, anche a film sottile.

Il fotovoltaico integrato conviene di più

Aggiungere impianti fotovoltaici "a posteriori" sugli edifici è a conti fatti molto più costoso rispetto al progettarlo come elemento strutturale dell'edificio.
Il fotovoltaico integrato fin dal principio nei progetti dei nuovi edifici spesso non rappresenta un costo supplementare sensibile, poichè funge sia da materiale di rivestimento che da generatore di energia e quindi permette di risparmiare sui costi, di ridurre l'uso di combustibili fossili e di incrementare il pregio architettonico dell'edificio.
I pannelli fotovoltaici integrati nell'edificio non occupano spazio libero e non richiedono opere di installazione, nè sono soggetti a restrizioni burocratiche per il loro utilizzo.